SETH GREENLAND

Il Giobbe di Greenland si chiama Jay Gladstone. È un uomo di successo, un imprenditore, un businessman, un filantropo. Un uomo fortunato. Anche «pio» in una certa misura, quella che i tempi, gli anni Duemila, gli permettono. Improvvisamente la sua fortuna cambia, gira e Jay viene messo alla prova. Lo sfondo su cui vediamo svolgersi i risvolti improvvisi della sua fortuna è costituito dai grandi temi della vita nella società contemporanea, su cui si disvela il background sociopolitico dell’America di oggi, tra suprematismo bianco, violenza contro i neri, la crisi identitaria dell’uomo moderno che investe il campo sessuale come quello religioso, il capitalismo sfrenato, il ruolo dei media, la corruzione della politica, il declino della società occidentale contemporanea. Molti mali cominciano ad incombere sulla vita di Jay Gladstone. Questi risvolti che sconvolgono e rivoltano la sua vita in qualche modo però hanno anche una funzione catartica, rivelatrice, non solo per Jay Gladstone ma forse per l’intera società in cui vive.
Il Giobbe di Greenland, quest’uomo diventato comune via via che la vita lo spoglia e lo sradica da tutto, più si trova solo ad affrontare la disperazione, più appare fermo, con lo sguardo lucido e una forza segreta di resistenza che gli impedisce di crollare. Forse quella forza segreta che egli porta con sé nel suo nome, quella «pietra della fortuna».

I risvolti della fortuna, con la sua tagliente satira, indaga le fratture sociali dell’America di oggi e la ferocia del tribunale dell’opinione pubblica, intrecciando mondi e personaggi acutamente creati, in una storia che mescola humor caustico e verità scomode.